Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre 23, 2007

Erode al femminile

Erode al femminile Procreazione Assistita - mar 25 dic Interventi di Matteo Dellanoce Un giudice ed una “ministra” italiana ci hanno ricordato, ricreando l’attualità della fu strage, che Erode non è una favoletta inventata da un qualche evangelista. Erode è un fatto storico anche duemila anni dopo la nascita di Cristo, anche se un Erode al femminile. Le domande sono: ma chi ha paura di un bambino? Perché odiare un bambino? Quale reato ha commesso? E’ un reato essere ammalati o imperfetti? In fin dei conti -pur continuando a sventolare in coro con gli amici radicali, comunisti e cattolici democratici la bandiera del “reato non è peccato”- ci si riduce a condannare a morte una creatura che ha come unico difetto quella di essere nata da un uomo ed una donna e di essere (eventualmente si intende perché c’è anche chi non ci crede) macchiato dal peccato originale. Ma anche dopo un’analisi sostanziale della sua condizione, non si può dire che l’embrione sia colpevole né sul piano di Cesare né

Noi, narcisi insoddisfatti

Noi, narcisi insoddisfatti di Vittorino Andreoli tratto da "Avvenire" La distinzione tra artificiale e naturale è alquanto ardua perché il termine di paragone – natura – si presta a molte definizione e può essere interpretato in maniere differenti. La natura cambia, non solo per la forza della evoluzione che riguarda ogni essere vivente, dalle piante agli animali, ma anche per una azione diretta dei singoli. Un predatore interviene sulla vita delle specie predate e si può giungere fino alla loro estinzione. Il che accade anche senza considerare l’uomo che si è mostrato un vero bulldozer, capace di sconvolgere e di trasformare, disboscando intere foreste o costruendo dighe che modificano il corso naturale delle acque. Mi pare di poter affermare che l’uomo del nostro tempo tende a farsi sempre più artificiale, fino a smarrire la propria natura, o almeno quella che ha dominato fino ad oggi. Penso che la ricerca spasmodica della metamorfosi artificiale sia tra "le follie de

Birmania, l'opposizione continua a chiedere aiuto all'Occidente

Birmania, l'opposizione continua a chiedere aiuto all'Occidente Estremo Oriente - mar 25 dic dai Media di Luca Meneghel Tratto da L'Occidentale il 24 dicembre 2007 Una disperata richiesta d’aiuto, di preghiera. Alcuni cattolici del Myanmar, costretti a mantenere l’anonimato, hanno fatto pervenire all’agenzia di stampa Asia News – vicina al Vaticano – un appello a Benedetto XVI perché in occasione del Natale “continui a pregare” per il popolo birmano e “contribuisca a non far dimenticare al mondo le sofferenze del nostro paese”. L’appello, ripreso anche dall’“Osservatore Romano”, è stato seguito da quello di alcuni buddisti birmani esuli in Thailandia: la richiesta è la stessa, che l’Occidente non dimentichi la tragedia birmana e mantenga accesi i riflettori sul sud-est asiatico. La disperazione è comprensibile perché – anche se i media ne parlano sempre meno – nell’ex-Birmania gli abusi da parte della giunta di Than Shwe restano molteplici. Un esempio? Pochi giorni fa, tre

Nel mio piccolo proverò ad accogliere questa provocazione!!!

Una dieta speciale Per la moratoria sull'aborto, perché siano garantiti fondi al movimento per la vita. Una scelta semplice: consiste nell'assumere soltanto liquidi dalla vigilia di Natale al primo dell'anno. Chi voglia associarsi sarà il benvenuto di Giuliano Ferrara Tratto da Il Foglio del 21 dicembre 2007 Una dieta speciale per la moratoria sull’aborto. Perché siano garantiti fondi al movimento per la vita e ai centri di assistenza che lavorano contro l’aborto, come ha chiesto ieri il giornale dei vescovi e come dovrebbero chiedere i giornali borghesi e laici. Una dieta semplice, che consiste nell’assumere soltanto liquidi dalla vigilia di Natale (dalla mattina della vigilia di Natale) al primo dell’anno (alla mattina del primo giorno del 2008). Non lo chiamo digiuno perché sono grasso, sebbene io pensi in generale di essere felicemente grasso e di recente mi senta un grasso molto in forma, orgoglioso di avere lo stesso peso corporeo (quello mentale è un altro paio di m

Buon Natale 2mila7

Cliccare sull'immagine per leggere bene il testo

Senza Cristo... teorie astratte

Senza Cristo... teorie astratte Autore: Oliosi, Don Gino Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele Fonte: CulturaCattolica.it Mediante il nuovo incontro con Gesù Cristo e il suo Vangelo – e solo così – vengono suscitate le forze che ci rendono capaci di dare la giusta risposta alle sfide del tempo domenica 23 dicembre 2007 «Ma questa volontà di dialogo e di collaborazione significa forse allo stesso tempo che non possiamo più trasmettere il messaggio di Gesù Cristo, non più proporre agli uomini e al mondo questa chiamata e la speranza che ne deriva? Chi ha riconosciuto una grande verità, chi ha trovato una grande gioia, deve trasmetterla, non può affatto tenerla per sé. Doni così grandi non sono mai destinati ad una persona sola. In Gesù Cristo è sorta per noi una grande luce, la grande luce: non possiamo tenerla sotto il moggio, ma dobbiamo elevarla sul lucerniere, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa (Mt 5,15). San Paolo è stato instancabilmente in cammino recando con sé

E’ in nostro potere stare in paradiso fin da quaggiù, fin da questo momento.

Autore: Oliosi, Don Gino Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele Fonte: CulturaCattolica.it E’ in nostro potere stare in paradiso fin da quaggiù, fin da questo momento venerdì 21 dicembre 2007 «Rallegratevi nel Signore sempre” (Fil 4,4)… L’Apostolo esorta i cristiani a gioire perché la venuta del Signore, cioè il suo ritorno glorioso, è sicuro e non tarderà. “Ci è stata donata la speranza, una speranza affidabile, in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente: il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino” (SS 1). In effetti, noi attendiamo con speranza certa la seconda venuta di Cristo, perché abbiamo conosciuto la prima. Il mistero di Betlemme ci rivela Dio-con-noi, il Dio a noi prossimo, non semplicemente in senso spaziale e temporale; Egli ci è vicino perché ha “sposato”, per così dire, la nostra umanit