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Visualizzazione dei post da gennaio 13, 2008

Comunione e Liberazione: Sapienza, un'altra vergogna per l'Italia

Comunione e Liberazione: Sapienza, un'altra vergogna per l'Italia I Papi hanno potuto parlare ovunque nel mondo (Cuba, Nicaragua, Turchia, etc.). L'unico posto dove il Papa non può parlare è La Sapienza, un'università fondata, tra l'altro, proprio da un pontefice. Questo mette in evidenza due fatti gravissimi: 1) l'incapacità del governo italiano a garantire la possibilità di espressione sul territorio italiano di un Capo di Stato estero, nonché Vescovo di Roma e guida spirituale di un miliardo di persone. Piccoli gruppi trovano, di fatto, protezioni anche autorevoli nell'impedire ciò che la stragrande maggioranza della gente attende e desidera; 2) la fatiscenza culturale dell'università italiana, per cui un ateneo come La Sapienza rischia di trasformarsi in una "discarica" ideologica. Come cittadini e come cattolici siamo indignati per quanto avvenuto e siamo addolorati per Benedetto XVI, a cui ci sentiamo ancora più legati, riconoscendo in l

VIETATO AL PAPA IL TEMPIO DELL'IGNORANZA

Newsletter de: Il Timone 16 Gennaio 2008 VIETATO AL PAPA IL TEMPIO DELL'IGNORANZA L'ennesima vergogna per l'Italia è andata in scena con l'impedimento al Papa di tenere un intervento all'Università La Sapienza di Roma. Ancora una volta una piccola minoranza violenta ha deciso per tutti, senza che il governo, lo Stato abbiano mosso un dito per impedire questo ennesimo insulto alla democrazia. Il presidente del Consiglio, il ministro dell'Interno, quello dell'Università - e anche autorevoli esponenti dell'opposizione - si sono stracciate le vesti quando il delitto si era già consumato, ma per giorni, quando la polemica aveva preso una piega dagli esiti prevedibili, hanno osservato il più assoluto silenzio rendendosi complici di quanto accaduto. Quanto agli argomenti di quei docenti che hanno preteso di non fare entrare papa Benedetto XVI nell'Università fondata da papa Bonifacio VIII, vi proponiamo l'anticipazione dell'editorial

Attenzione, preparano l’agguato al Papa

La Sapienza e la cristofobia di certi intellettuali italiani 13 gennaio 2008 Attenzione, preparano l’agguato al Papa L’ignoranza domina tra i presunti scienziati dell’Università La Sapienza di Roma. In 67 cattedratici vogliono impedire al Papa di parlare, anzi persino di entrare in aula magna giovedì prossimo, per l’inaugurazione dell’anno accademico… di Renato Farina L’ignoranza domina tra i presunti scienziati dell’Università La Sapienza di Roma. In 67 cattedratici vogliono impedire al Papa di parlare, anzi persino di entrare in aula magna giovedì prossimo, per l’inaugurazione dell’anno accademico. Hanno firmato un appello, sono quasi tutti fisici. Dicono: è uno straniero, un oscurantista, ha parlato male di Galileo difendendone la condanna diciassette anni fa. Una bugia, lo vedremo. Ma procediamo. Era stato il rettore a volere la presenza di Benedetto XVI. Nei piani originari sarebbe dovuta toccare al Santo Padre la lectio magistralis, la prolusione che dà il tono dell’anno universi

Roccella sulla Ru486

dom 13 gen 2008 di Eugenia Roccella Tratto da Il Foglio del 12 gennaio 2008 Al direttore - Quelli della Turco sono “discorsi da femministe in menopausa”, ha dichiarato il ginecologo Silvio Viale, grande sostenitore della pillola abortiva Ru486. Sul sito dell’Associazione Luca Coscioni, Viale si lascia andare, tornando con la memoria ai tempi beati in cui gli aborti erano tanti: “E’ ora di ammettere che la coscienza e la memoria collettiva delle donne sull’aborto si è affievolita. Non è più il 1982 (230.000 aborti legali e 100.000 clandestini) con due donne su tre destinate a farlo, perché oggi solo una donna su tre, forse una su quattro, farà una Ivg nell’arco della sua vita riproduttiva”. Peccato, certo. Vuoi mettere la Spagna, dove gli aborti, in era zapateriana, stanno gloriosamente aumentando? Poi però Viale mette da parte le rievocazioni nostalgiche e attacca decisamente la Turco (che ha notato come il dibattito sull’aborto sia un po’ troppo connotato al maschile), con un argoment

CON QUALE “BALLA” PROPAGANDISTICA SI OTTENNE LA LEGALIZZAZIONE DELL’ABORTO IN ITALIA

CON QUALE “BALLA” PROPAGANDISTICA SI OTTENNE LA LEGALIZZAZIONE DELL’ABORTO IN ITALIA 06.01.2008 A 30 anni esatti (quest’anno) dall’approvazione della legge 194 facciamo luce su ciò che accadde… Nel mio libro “Il genocidio censurato” è ricostruita tutta questa vicenda e altre analoghe, per esempio il caso degli Stati Uniti, con l’esplosiva “confessione” di uno dei protagonisti… Nel frattempo va segnalata l’intervista di Rosy Bindi alla Stampa (6 gennaio), nella quale il ministro suddetto si oppone a “modifiche” della 194 e invita i cattolici a “farsi un esame di coscienza”. Avete letto bene: non invita i laici a fare un esame di coscienza sull’aborto, ma i cattolici. Le sono attribuite queste testuali parole: “Se la legge 194 è stata applicata solo limitatamente agli articoli sulla interruzione della gravidanza è perché quella legge è stata combattuta e chi lo ha fatto è stato principalmente il mondo cattolico”. Avete capito bene? Se nei consultori per decenni si è rilasciato il certifi

La moratoria necessaria e il ritardo legislativo

La moratoria necessaria e il ritardo legislativo gio 10 gen 2008 di Giovanni Mulazzani La proposta di una moratoria universale sull'aborto avanzata dal direttore de "IL FOGLIO", Giuliano Ferrara, dalle colonne del quotidiano il 19 dicembre 2007, ha suscitato un acceso dibattito, qualche polemica, ma soprattutto da un lato inaspettati consensi e dall'altro ingiustificati attacchi. Anzitutto la proposta lanciata da Ferrara ha guadagnato però un indiscusso primato e un oggettivo merito. In primo luogo quello di avere smascherato innanzi all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni l'ipocrisia e l'ambiguità che si celano al di là di un evento considerato epocale nella storia della civiltà umana politica, nonostante il suo valore giuridico sia meramente esortativo e dunque in suscettibile di applicazione coercitiva, quale l'approvazione da parte dell'Assemblea generale dell'ONU, di una moratoria internazionale sulla pena di morte, p