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Visualizzazione dei post da aprile 2, 2006

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IL SENSO COMUNE PERICOLOSAMENTE IN BILICO

Avvenire 7.4.2006 CI È CHIESTO UN VOTO MEDITATO Eugenia Roccella La scadenza elettorale è qui, a un passo. Spesso, presi dalla nostra quotidianità, dagli affetti, dal lavoro, ci accade di infastidirci della presenza eccessiva e ingombrante della politica nel momento del voto. Votare è una piccola cosa, una croce messa su una scheda ogni cinque anni, e non ci sembra che quel gesto minimo di partecipazione abbia poi un grande significato per la nostra vita e quella di chi amiamo. Eppure mai come oggi ci è richiesto un voto selettivo e meditato, che difenda la concretezza del senso comune e le offra un futuro. Perché è il senso comune ad essere pericolosamente in bilico. La famiglia, per esempio. Che certamente non è un luogo ideale, dove alligna la perfezione, ma una normale aggregazione umana, con i suoi limiti e le sue inadeguatezze. La famiglia è, da molto tempo, oggetto di attacchi di tutti i tipi, frontali e subdoli, feroci e suadenti. Se è rimasta in piedi, è per la resistenza spo

Pannella sconfessato

Antonio Socci 07.04.2006 Diceva Oscar Wilde che è già grave perdere un genitore, ma perderli entrambi rasenta la sbadataggine. A Marco Pannella in questi giorni, di vigilia elettorale, è accaduto di perdere gran parte dei numi tutelari, che aveva collocato nel suo personale pantheon laico. Prendiamo il Dalai Lama. Era una vita che il guru radicale si gloriava di evocare lui, il buddhismo e il Tibet in contrapposizione alla Chiesa Cattolica, considerata oscurantista, intollerante e “talebana”. Ma l’altro giorno il Dalai Lama rilascia un’intervista al “Daily Telegraph” sui problemi di morale sessuale e sorpassa in rigorismo il cardinal Ruini lasciando ammutoliti i radicali. L’intervistatrice stupita osserva: “pur essendo noto per i suoi punti di vista umani e tolleranti, il Dalai Lama è sorprendentemente critico nei confronti dell’omosessualità”. In effetti egli è deciso: “No, assolutamente. Senza sfumature. Una coppia gay mi è venuta a trovare, cercando il mio appoggio e la mia bened

Pannella sconfessato

Antonio Socci 07.04.2006 Diceva Oscar Wilde che è già grave perdere un genitore, ma perderli entrambi rasenta la sbadataggine. A Marco Pannella in questi giorni, di vigilia elettorale, è accaduto di perdere gran parte dei numi tutelari, che aveva collocato nel suo personale pantheon laico. Prendiamo il Dalai Lama. Era una vita che il guru radicale si gloriava di evocare lui, il buddhismo e il Tibet in contrapposizione alla Chiesa Cattolica, considerata oscurantista, intollerante e “talebana”. Ma l’altro giorno il Dalai Lama rilascia un’intervista al “Daily Telegraph” sui problemi di morale sessuale e sorpassa in rigorismo il cardinal Ruini lasciando ammutoliti i radicali. L’intervistatrice stupita osserva: “pur essendo noto per i suoi punti di vista umani e tolleranti, il Dalai Lama è sorprendentemente critico nei confronti dell’omosessualità”. In effetti egli è deciso: “No, assolutamente. Senza sfumature. Una coppia gay mi è venuta a trovare, cercando il mio appoggio e la mia bened

UN VOTO PERCHÉ CI SIA UN FUTURO

Qui di seguito i documenti, riproposti da CL, dove il Papa e i Vescovi chiedono di dare il primato alla difesa della vita, alla famiglia e alla libertà della Chiesa. Se vince la Sinistra iniziano tempi bui per i cristiani… Elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 UN VOTO PERCHÉ CI SIA UN FUTURO Gli avvenimenti ci impongono di scegliere. Il Papa e i Vescovi offrono il criterio per giudicare quali opinioni politiche sono compatibili con la fede e la legge morale naturale Discorso di Benedetto XVI ai membri del Partito Popolare Europeo. Roma, 30 marzo 2006 Il vostro sostegno all’eredità cristiana può contribuire in maniera significativa a sconfiggere quella cultura tanto ampiamente diffusa in Europa che relega alla sfera privata e soggettiva la manifestazione delle proprie convinzioni religiose. Le politiche elaborate partendo da questa base non solo implicano il ripudio del ruolo pubblico del cristianesimo, ma, più in generale, escludono l’impegno con la tradizione religiosa dell’Europa

Sono Down, ma ho qualcosa in più degli altri

Sono Down, ma ho qualcosa in più degli altri martedì, 04 aprile 2006 ¦ Permalink Il "sì" di Cristina oltre la malattia. La storia di una 33enne affetta dalla sindrome di Down che sabato scorso a Como è entrata nell'Ordo virginum: «Ho sempre desiderato offrire il cuore a Dio» Da Como Enrica Lattanzi Cristina Acquistapace ha 33 anni. È nata, vive e lavora a Regoledo di Cosio, in provincia di Sondrio, comunità di 3.500 anime estesa sul versante orobico della bassa Valtellina. Cristina è ausiliaria di cucina presso la scuola materna del suo paese. È una giovane donna impegnata nel volontariato e in diverse attività: ha una vera passione per il teatro di improvvisazione. Sabato 25 marzo, in un'affollata chiesa del Sacro Cuore, a Sondrio, insieme alla coetanea e grande amica Anna Arduini, per mano del vescovo monsignor Alessandro Maggiolini è stata consacrata nell'Ordo Virginum della diocesi di Como. Una storia, quella di Cristina, tutto sommato «normale», arricchita da