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Visualizzazione dei post da dicembre 2, 2007

Bilancio del culto dell'ateismo nel Novecento.

Bilancio del culto dell'ateismo nel Novecento. Di Francesco Agnoli (del 04/12/2007 Storia) L’enciclica del papa sulla speranza e sulle malvagità dell’ateismo, è destinata sicuramente a fare rumore. Eppure, senza bisogno di un papa, la avrebbe potuta scrivere, solo in alcune sue parti, qualsiasi storico onesto e scrupoloso. Perché il concetto di fondo, e cioè la nascita delle più grandi tragedie della storia dall’ateismo è un dato di fatto difficilmente smentibile. L’ateismo di cui parla il papa, non è certo l’ateismo “tragico”, come lo avrebbe definito Del Noce, proprio ad esempio di tanti uomini dell’Ottocento, da Baudelaire a Verlaine, passando per Huysmans, Oscar Wilde, Giovanni Pascoli, Eugenio Montale, Ungaretti ecc… Questo “ateismo”, ancora esistente, come è ovvio, è in realtà la ricerca di un senso, la volontà di “capire” e di penetrare nelle profondità della vita, senza riuscirci, o forse, meglio, senza riuscirci interamente. Nasceva da domande fondamentali, impossibili da