Il Foglio 24.4.2006 Spostamenti progressivi del cosiddetto minor danno Giuliano Ferrara Non mi dispiacciono né il grande medico dei trapianti, il nuovo parlamentare DS Ignazio MArino, cattolico, autore di un libretto einaudiano Credere e curare, né il prinicpe della Chiesa Carlo Maria Martini, gesuita e biblista celebre, già èastore di Milano: ma non mi ha convinto il loro "dialogo della compunzione" sull'Espresso. I due si cercano e si trovano, anzi si cercano perchè si erano già trovati, e ragionano insieme di sociologia, di casi estremi del disagio sociale, come un Luigi Manconi moltiplicato per due, che si fa la domanda e si dà la risposta sulla famosa "logica del minor danno". Questa logica ha una sua autorevolezza, aderisce alla realtà delle cose. Ma solo come perdono, come rinuncia alla giustizia naturale e positiva, non come autorizzazione, caduta degli interdetti, insediamento di sempre nuovi diritti, all'infinito. La conoscete, no?, la logica del m