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Visualizzazione dei post da aprile 23, 2006
-immagine- San Tommaso

Lettera aperta di Lucetta Scaraffia al Card. Martini

Il Foglio 26.4.2006 La tattica riduzionista di un cardinale che parla troppo di "zone grigie" Embrioni congelati, dignità della vita, progresso scientifico. Le obiezioni della storica cattolica al cardinale Martini. Lettera aperta di Lucetta Scaraffia Eminenza, sono una storica, cattolica e femminista, e da anni mi occupo dei problemi relativi all'aborto e alle nuove tecniche riproduttive. Seguo sempre con interesse ciò che Lei scrive e dice, ma proprio per questo Le confesso di essere rimasta delusa dal Suo colloquio con il professor Ignazio Marino, con il quale s'interrompe il lungo silenzio da Lei scelto per ritirarsi nella meditazione e negli studi.Nelle Sue risposte, infatti, così aderenti agli esempi proposti nelle domande da non riuscire mai a sollevarsi a una riflessione o a un giudizio più alti, Lei tratta come casi da valutare uno per uno, naturalmente con sollecitudine pastorale, problemi che viceversa implicano con ogni evidenza questioni generali, comples

Opera nella tempesta

Panorama, 28 aprile 2006 Opera nella tempesta di Ignazio Ingrao A viale Bruno Buozzi, sede centrale della Prelatura dell'Opus Dei nell'elegante quartiere Parioli di Roma, si fanno i conti. II Codice da Vinci, il discusso best-seller di Dan Brown che presenta l'Opus Dei come una sanguinaria setta segreta, ha venduto oltre 17 milioni di copie e si stima che abbia avuto dai 30 ai 40 milioni di lettori. U'omonimo film, che uscirà il 19 maggio in tutto il mondo, sarà visto da 700 milioni di persone. «Di queste, almeno 650 milioni non hanno mai sentito parlare dell'Opera» spiega a Panorama Santiago de la Cierva, docente di comunicazione all'Università della Santa Croce che fa capo alla Prelatura. Quale immagine si farà dell'Opus Dei l'opinione pubblica mondale?È la domanda destinata a rimanere per ora senza risposta, così come le lettere inviate dalla Prelatura alla casa produttrice del film, la Sony. E la lunga attesa per la pellicola, alimentata da un sapien

Il vento balcanico può scuotere la Spagna

Corriere della Sera, 29 aprile 2006 Il vento balcanico può scuotere la Spagna di Vittorio Messori L’accordo tra la catalana Abertis e Autostrade ha provocato la consueta serie di articoli sulla Spagna ruggente, sul presente e il futuro radiosi della penisola iberica. Una realtà strepitosa, naturalmente esaltata dal contrasto con un declino italiano che si starebbe traducendo in una nostra inferiorità ormai consolidata. Per consolarci delle nostre miserie non avremo più dietro di noi le consuete Spagna, Grecia, Portogallo, visto che Madrid ci ha stabilmente superati. Le cose, però, non stanno affatto così. Lo dico, naturalmente, lontano sia da un anacronistico nazionalismo italiano sia da sentimenti avversi nei confronti spagnoli. Al contrario. Per stornare ogni sospetto mi sia concesso ricordare, con qualche disagio, che Juan Carlos, dopo avere letto la traduzione di alcuni miei libri a difesa di una hispanidad diffamata, decise di concedermi la più antica decorazione spagnola. E credo

IL CARDINALE DELL'ULIVO CHE VOLEVA SCOMUNICARMI

di Antonio Socci Il Card. Martini tollerante, dialogante... a senso unico? IL CARDINALE DELL'ULIVO CHE VOLEVA SCOMUNICARMI Da sempre la stampa italiana e internazionale accredita al cardinal Martini un'immagine progressista, illuminata e tollerante. No Martini, no party. Anche nella sua ultima intervista all'Espresso egli ostenta inviti al dialogo, ad astenersi dal giudizio e si oppone a condanne e anatemi, ma nella realtà... di Antonio Socci Da sempre la stampa italiana e internazionale accredita al cardinal Martini un'immagine progressista, illuminata e tollerante. No Martini, no party. Anche nella sua ultima intervista all'Espresso egli ostenta inviti al dialogo, ad astenersi dal giudizio e si oppone a condanne e anatemi. E tuttavia l'unico che (dai tempi del Concilio) ha sottoposto dei laici a un tribunale dell'Inquisizione è proprio lui. Il Giornale di Montanelli - che per primo dette notizia del fatto - titolò in prima pagina: "A Milano è tornata

SPAGNA:ZAPATERO DIFENDE I DIRITTI DELLE GRANDI SCIMMMIE

SPAGNA:ZAPATERO DIFENDE I DIRITTI DELLE GRANDI SCIMMMIE/ANSAPROPOSTA IN PARLAMENTO, CHIESA DICE NON CADERE NEL RIDICOLO (di Giulio Gelibter) (ANSA) - MADRID, 25 APR - La Spagna di Jose' Luis Rodriguez Zapatero sara' il primo paese europeo a garantire alle grandi scimmie antropoidi (scimpanze',orangutan, gorilla e bonobo) i loro ''diritti fondamentali''. Il parlamento ha accettato infatti di dibattere un progetto non di legge di iniziativa socialista per chiedere al governo la protezione all'interno del paese e sul piano internazionale del diritto di questi animali cosi' vicini all'uomo a non essere maltrattati, messi in schiavitu', uccisi e condotti all'estinzione. La stampa conservatrice ha titolato ''i socialisti vogliono diritti umani per le scimmie'' e la Chiesa ha invitato a non cadere nel ridicolo e a non dare ai primati cio' che viene negato agli embrioni. ''Che piaccia o no, gli esseri umani sono

Spostamenti progressivi del cosiddetto minor danno

Il Foglio 24.4.2006 Spostamenti progressivi del cosiddetto minor danno Giuliano Ferrara Non mi dispiacciono né il grande medico dei trapianti, il nuovo parlamentare DS Ignazio MArino, cattolico, autore di un libretto einaudiano Credere e curare, né il prinicpe della Chiesa Carlo Maria Martini, gesuita e biblista celebre, già èastore di Milano: ma non mi ha convinto il loro "dialogo della compunzione" sull'Espresso. I due si cercano e si trovano, anzi si cercano perchè si erano già trovati, e ragionano insieme di sociologia, di casi estremi del disagio sociale, come un Luigi Manconi moltiplicato per due, che si fa la domanda e si dà la risposta sulla famosa "logica del minor danno". Questa logica ha una sua autorevolezza, aderisce alla realtà delle cose. Ma solo come perdono, come rinuncia alla giustizia naturale e positiva, non come autorizzazione, caduta degli interdetti, insediamento di sempre nuovi diritti, all'infinito. La conoscete, no?, la logica del m

Propaganda

Antidoti di Rino Cammilleri 24/04/2006 Certo, ormai è tutto questione di propaganda. Mangiare topi vi fa schifo? Niente paura, con la giusta propaganda anche la carne di topo può diventare business. Per esempio, col Sessantotto il comune senso del pudore è andato a farsi benedire e il sesso da argomento disdicevole in salotto è diventato normale, così come è diventato anormale non avere rapporti sessuali (da qui i reportages sbalorditi sulle suore di clausura, con domande del tipo: ma come fate?). Poi è toccato all’omosessualità, prima divenuta pacifica opzione ed ora non solo regolarmente esibita ma anche consigliata. Scherzo? Per niente. Per esempio, l’inviato del «Giornale» a Bruxelles, Alessandro Caprettini, nella sua rubrica «Il cannocchiale» del 24 aprile 2006 descrive le marce forzate con cui l’Europarlamento sta promuovendo la campagna «gay è meglio». Diverse riviste interne alle istituzioni comunitarie, come Equality e Newshound, «da mesi e mesi battono il tasto» della «divers

I «però» di Martini

22-04-2006 di Rino Cammilleri Quando spuntava Fanfani, Montanelli diceva «arieccolo». È la prima cosa che viene in mente guardando la copertina dell'Espresso in edicola il 21 aprile 2006. Si poteva titolare «A grande richiesta, il ritorno di». In fondo, le elezioni le ha vinte Prodi (si fa per dire, naturalmente, perché più che vincere pare sia rimasto col cerino acceso in mano), ed era logico riesumare il nume tutelare, il gran punto di riferimento dell'area dei cattolici di centrosinistra, soprattutto di quella «scuola di Bologna» di cui Prodi è espressione politica. Parliamo del cardinal Martini, quello che voleva un terzo concilio Vaticano perché il secondo gli è parso insufficiente, quello che (dicono, ma non ci credo) fu lì lì per diventare papa al posto di Ratzinger. Forse avrebbe assunto il nome di Dialogo I, se eletto, poiché quel che si legge sul settimanale sembra la versione porporata di Prodi: toni pacati, aria paciosa, luci soffuse, niente scontri per carit

ANTIDOTI di Rino Cammilleri

23-04-2006 di Roby Ronza Il sempre acuto Robi Ronza (che il movimento ecclesiale cui appartiene farebbe bene a valorizzare, invece di relegarlo nel ruolo eterno di portavoce del Meeting) nella rubrica «Prisma» sul «Giornale» del 18 aprile 2006 ha parlato dei cattolici del centrosinistra così: «un’esperienza cristiana incapace di diventare cultura, visione del mondo, e perciò obiettivamente ridotta a una semplice morale, è ciò che caratterizza tutta l’area di cui Prodi è oggi il campione politico». E «coloro che vi appartengono sono perciò stesso destinati a diventare i cirenei di progetti politico-culturali alieni». In particolare, il progetto che tiene insieme l’Unione non è altro che quello «borghese-progressista dell’antico Partito d’Azione». Il quale ha, di fondo, «l’idea che, non essendo divenuta protestante, l’Italia non ha perciò potuto diventare realmente moderna, quindi “normale”». In quest’ottica le istituzioni europee «vengono viste come la grande siringa grazie a cui iniett

Belgio: bambini in adozioni ai gay

Kattoliko Pensiero domenica, 23 aprile 2006 Il Belgio sta rivaleggiando con l'Olanda per il titolo di paese più desideroso di uscire a tutta velocità dalla morale giudeo-cristiana. I senatori del Belgio il 21 aprile hanno stabilito che le coppie omosessuali, le quali si possono unire in matrimonio per la legge belga, ora possono anche adottare bambini e così simulare completamente una vita familiare normale. La votazione si è conclusa con 34 voti a favore e 33 contrari e due astensioni. Questo fa del Belgio la quarta nazione europea ( dopo Spagna, Olanda e Svezia) a collegare il matrimonio omosessuale con l'adozione dei bambini. La deliberazione è la conclusione di una serie di decisioni che hanno fatto del Beglio una società di estrema sinistra. Nel settembre 2005 i cristiani belgi hanno marciato contro la proposta di concedere alle coppie omosessuali, notoriamente instabili nei loro rapporti, di adottare bambini. I manifestanti affermavano che una legge del genere è un attacc