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Visualizzazione dei post da giugno 4, 2006
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E PERCHE’ NO IL MATRIMONIO CON LE SCIMMIE ?

E PERCHE’ NO IL MATRIMONIO CON LE SCIMMIE ? 06.06.2006 Lettera aperta al ministro “Rosy nel pugno” sulle devastazioni che stanno preparando… Cara Rosy,vorrei segnalarti una notizia: in India, il 31 maggio scorso, una ragazza di 30 anni, Bimbala Bas, ha sposato un cobra. Magari il fatto riempirà di entusiasmo il tuo schieramento politico (che si professa “multiculturalista”, dunque aperto a tutti i costumi non occidentali). Di certo tu dovrai considerarlo nella tua attività di ministro mandato a dare “riconoscimento pubblico” ai nuovi tipi di “famiglia”. E’ successo in un villaggio di Atala, nello stato indiano di Orissa. I sacerdoti della sua setta vegetariana e animalista hanno celebrato il rito, con la solita festa tradizionale del paese, fra il rettile, che vive presso un formicaio e la sposa, vestita di seta come vuole la tradizione, che ha assicurato di comunicare in modo speciale col suo novello sposo e che ora è andata a vivere in una capanna vicino al formicaio del “coniuge”. L

commento al cantico dell’Apocalisse (Capitolo 15, versicoli 3-4)

Pubblichiamo il commento al cantico dell’Apocalisse (Capitolo 15, versicoli 3-4) esposto da don Julián Carrón, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, durante la Veglia di Pentecoste di questo sabato in Piazza San Pietro. * * * «Il vero protagonista della storia è il mendicante: Cristo mendicante del cuore dell’uomo e il cuore dell’uomo mendicante di Cristo». Con queste parole don Giussani terminò, otto anni fa, il suo intervento proprio qui, in Piazza San Pietro, inginocchiato davanti a Giovanni Paolo II. Noi oggi ritorniamo come mendicanti, ancora più desiderosi di Cristo, stupiti di come Cristo ha continuato a mendicare il nostro cuore. 1. «Grandi e mirabili sono le tue opere, o Signore Dio onnipotente; giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!» (Ap 15,3) Anche noi possiamo dire, come i martiri dell’Apocalisse dopo aver visto la Sua vittoria: «Grandi e mirabili sono le tue opere, o Signore Dio onnipotente». Quali sono le opere che ci fanno cantare? La risur
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Omelia del Papa nell’Incontro con i nuovi Movimenti e Comunità

Omelia del Papa nell’Incontro con i nuovi Movimenti e Comunità CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 4 giugno 2006 (ZENIT.org).- Pubblichiamo l’omelia pronunciata da Benedetto XVI questo sabato pomeriggio, durante la Veglia di Pentecoste, incontrando in piazza San Pietro i nuovi Movimenti e Comunità. * * * Cari fratelli e sorelle! Siete venuti veramente numerosi questa sera in Piazza san Pietro per partecipare alla Veglia di Pentecoste. Appartenenti a diversi popoli e culture, voi qui rappresentate tutti i membri dei Movimenti ecclesiali e delle nuove Comunità, spiritualmente raccolti attorno al Successore di Pietro, per proclamare la gioia di credere in Gesù Cristo, e rinnovare l'impegno di essergli fedeli discepoli in questo nostro tempo. Vi ringrazio per la vostra partecipazione e a ciascuno di voi rivolgo il mio cordiale saluto. Il mio pensiero affettuoso va, in primo luogo, ai Signori Cardinali, ai venerati Fratelli nell'episcopato e nel sacerdozio, ai religiosi e alle religiose.