Gesù tra la bellezza e il dolore (di Joseph Ratzinger) Ogni anno, nella liturgia delle ore del tempo di Quaresima, torna a colpirmi un paradosso che s’incontra nei vespri del lunedì della seconda settimana del Salterio. Qui, una accanto all’altra, rincorrono due antifone – una per il tempo di Quaresima, l’altra per la settimana Santa – che introducono il Salmo 44, offrendone però una chiave interpretativa del tutto contrapposta. E’ il Salmo che descrive le nozze del re, la sua bellezza, le sue virtù, la sua missione, e poi si trasforma in un’esaltazione della sposa. “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia”. La Chiesa, ovviamente, legge questo salmo come espressione poetica/profetica del rapporto sponsale di Cristo con la sua Chiesa. Riconoscere Cristo come il più bello tra gli uomini; la grazia diffusa sulle sue labbra significa l’intima bellezza della sua parola, significa la gloria del suo annuncio. Non è dunque la bellezza esteriore de
In un momento di grande confusione tra cattolici, non solo tra cristiani, cerco di inserirmi nella comunicazione con questo strumento per dare voce alla mia fedeltà alla Chiesa e al Papa. "Credo nella Chiesa Cattolica credo alla Chiesa Cattolica" (Don Mario Occhiena)