Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo 26, 2006

Gesù tra la bellezza e il dolore

Gesù tra la bellezza e il dolore (di Joseph Ratzinger) Ogni anno, nella liturgia delle ore del tempo di Quaresima, torna a colpirmi un paradosso che s’incontra nei vespri del lunedì della seconda settimana del Salterio. Qui, una accanto all’altra, rincorrono due antifone – una per il tempo di Quaresima, l’altra per la settimana Santa – che introducono il Salmo 44, offrendone però una chiave interpretativa del tutto contrapposta. E’ il Salmo che descrive le nozze del re, la sua bellezza, le sue virtù, la sua missione, e poi si trasforma in un’esaltazione della sposa. “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia”. La Chiesa, ovviamente, legge questo salmo come espressione poetica/profetica del rapporto sponsale di Cristo con la sua Chiesa. Riconoscere Cristo come il più bello tra gli uomini; la grazia diffusa sulle sue labbra significa l’intima bellezza della sua parola, significa la gloria del suo annuncio. Non è dunque la bellezza esteriore de

La "supposta" di Concilium

La "supposta" di Concilium 26.03.2006 di Antonio Socci Passi per Moni Ovadia che sull’Unità di ieri si confonde su Ruini chiamandolo “il cardinale Francesco Ruini”. Come dire che il leader della Quercia è Amilcare Fassino. Ma il titolo che il giornale fondato da Antonio Gramsci strillava, poche pagine prima, era davvero epocale: “E in Vaticano sventola bandiera rossa”. Mi è sembrato un lapsus freudiano, perché al Concistoro (di cui parlava l’articolo) c’erano “berrette rosse” non “bandiere rosse”. Evidentemente all’Unità – mi sono detto - come vedono rosso vanno in stato di eccitazione. I comunisti non sono riusciti a portare i cavalli dei cosacchi ad abbeverarsi in piazza San Pietro, ma forse con i postcomunisti – ho pensato – c’è andato qualche somarello che confonde le berrette cardinalizie con le bandiere del partito. Invece mi sbagliavo perché a Sinistra, come si sa, somari non ce ne stanno. Sono tutti geni. Soprattutto chi ha vergato quel titolo è un genio. Non ha sba

Antonio SOCCI La conta delle streghe

Antonio SOCCI La conta delle streghe tratto da Il Sabato, 28.04.1990, n. 17, p. 82. Sono usciti di recente due volumi che ristabiliscono la verità storica sull'Inquisizione. Il primo, edito da Sansoni, è opera dello storico napoletano Giovanni Romeo. Il secondo è la biografia, scritta dal danese Gustav Henningsen, di Alonso de Salazar Frìas, inquisitore spagnolo. Il fanatismo che invase l'Europa tra '500 e '600 non fu di matrice cattolica. Fu invece il mondo protestante a brillare per l'intolleranza. Mentre la Chiesa, pur partecipe delle esagerazioni dei tempi, con l'inquisizione si preoccupò di mettere a punto dei meccanismi giuridici che garantissero l'imputato. Ecco come il napoletano Giovanni Romeo e il danese Gustav Henningsen con due libri recenti, hanno capovolto uno dei luoghi comuni della storia europea. «Preferivo (...) essere consegnato ai selvaggi e mangiato vivo piuttosto che cadere negli artigli spietati dei preti ed essere trascinato davanti a