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Visualizzazione dei post da aprile 30, 2006
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Intervista al card. Trujillo: chiarimento necessario

López Trujillo “QUELLA DI MARTINI È UN'OPINIONE PERSONALE CHE NON SI TROVA NEL MAGISTERO” Il testo integrale dell’intervista concessa dal card. Lopez Trujillo al quotidiano spagnolo El País il 2 maggio e pubblicata oggi Il cardinale colombiano Alfonso Lopez Trujillo (Tolima, 1936) è il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia della Santa Sede. A seguito del dibattito aperto sulla possibilità che la Chiesa cambi la sua posizione sull’uso del preservativo, ha deciso di rompere il silenzio per chiarire che la Chiesa non si appresta a rivedere la sua posizione. L’intervista si è svolta martedì (2 maggio) nella sede del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in Piazza S. Calisto a Roma. Domanda: Il cardinale Carlo Maria Martini considera l’uso del preservativo come un “male minore” rispetto all’Aids. Cosa ne pensa?Risposta: Egli vuole essere presente nel campo della pastorale. Non è questo attualmente il suo compito. Martini è uno specialista della Bibbia e, pertanto,
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Rino Cammilleri "Processo al Codice da Vinci"

Rino Cammilleri (C) Il Giornale 30/4/2006 È praticamente almeno un anno che il sottoscritto gira l'Italia, su invito, a parlare del Codice da Vinci nei vari circoli culturali di cui la nostra penisola grazie a Dio non è avara. E, poiché ne parla generalmente male, sulla scia di Introvigne, Sgarbi e, tra poco, il nostro Tornielli, quasi immancabilmente c'è qualcuno tra gli astanti che obietta, pressappoco, così: insomma, in fondo è solo un romanzo. Rispondiamo che è appunto quel «solo» a far problema.Infatti, com'è noto, l'autore va dicendo dappertutto che la storia che sta alla base di quel romanzo è vera eccome. In ogni caso, lui ci crede. Nelle prime edizioni, infatti, c'era una paginata di «avvertenze» che insisteva sull'autenticità dei documenti su cui il romanzo si fonda. La pagina, dopo diverse e qualificate levate di scudi, è stata tolta dall'editore ma poi rimessa su richiesta dell'autore.La cosa rischia di ripetersi per il film che dal romanzo è

Papa Benedetto XVI: il mondo accolga la pace del Risorto

Immagine http://www.graficapastorale.it/ 16 Aprile 2006

Processo al Codice da Vinci

Il nuovo libro di Andrea Tornielli dal 3 maggio in edicola con «Il Giornale» Il romanzo ha venduto più di 40 milioni di copie e ora quella storia è stata trasformata in un film di successo. Davvero Gesù era sposato con la Maddalena? La Chiesa ha tenuto nascosta un'inquietante verità per duemila anni? Che valore hanno i vangeli gnostici? Esiste una discendenza nascosta, che i templari e ilPriorato di Sion hanno protetto a prezzo della vita? C'è un inconfessabile segreto celato nei dipinti di Leonardo? Sono stati realmente scoperti antichi documenti in grado di svelare il mistero del santo Graal? Una guida indispensabile per scoprire che cosa c'è di vero(e soprattutto di falso) nel romanzo di Dan Brown. Date, nomi, fatti, circostanze, retroscena, documenti segreti, pergamene autentiche e falsi clamorosi, testimonianze inedite: per chi vuole vederci chiaro e andare fino in fondo al mistero che pretende di annullare due millenni di storia cristiana. Il libro «Processo al Codice
Immagine www.maranatha.it

Temo più certi teologi che "il codice da Vinci"

TEMO PIU’ CERTI TEOLOGI CHE “IL CODICE DA VINCI” 01.05.2006 “Il fumo di Satana è entrato nel Tempio di Dio”, disse drammaticamente Paolo VI. E anche Papa Ratzinger ci mette in guardia dagli Anticristi che sono fra noi, più insidiosi di certi attacchi calunniosi dei nemici esterni (come il romanzo di Dan Brown). Per esempio sulla Resurrezione… Ci ha pensato il Papa, ieri all’Angelus, a chiarire anche il problema relativo a Dan Brown e al suo dozzinale polpettone, “Il Codice da Vinci”. Ma prima di vedere cos’ha detto precisamente Benedetto XVI (perché vi sorprenderà), facciamo il punto. L’altroieri monsignor Angelo Amato, segretario della Congregazione per la dottrina della fede, ha stroncato questo libro come una storiella fatta di “calunnie, offese ed errori che se fossero stati indirizzati al Corano o alla Shoah avrebbero provocato, giustamente, una sollevazione mondiale”, ma siccome sono “rivolti alla Chiesa e ai cristiani rimangono impuniti”. Amato ha suggerito che almeno i cattolic
-Immagine- L'armata della filosofiae la rocca dell'errore miniatura Corpus Christianorum LXXVII (da Arte e Filiosofia)

Dalla Guerra alla Pace

Della guerra e della pace, e della missione in Iraq Le correnti pacifiste e non violente del secolo XX si richiamano al pensiero dello scrittore russo Leone Tolstoj, specialmente in campo cristiano. Tolstoj, come sostiene il Cardinale Giacomo Biffi, riduce il messaggio cristiano a una proposta morale formulata in cinque punti, e lo fa riscrivendo il Vangelo ed eliminando ogni dimensione soprannaturale di Cristo e del suo insegnamento. Uno di questi punti riguarda il principio della non resistenza al male e della radicalità assoluta della non violenza. In virtù di questo principio il delinquente deve essere solo ammonito; alla prepotenza, sia individuale e sia delle nazioni, bisogna sempre cedere; alle armi dei malvagi non si possono opporre le armi; l'idea stessa di giudizio e di pena viene vanificata; le funzioni di polizia e il servizio militare sono intrinsecamente immorali; lo Stato stesso non è che un brigantaggio organizzato. Il Cardinale Biffi fa sue le considerazioni di Vla