Rino Cammilleri (C) Il Giornale 30/4/2006 È praticamente almeno un anno che il sottoscritto gira l'Italia, su invito, a parlare del Codice da Vinci nei vari circoli culturali di cui la nostra penisola grazie a Dio non è avara. E, poiché ne parla generalmente male, sulla scia di Introvigne, Sgarbi e, tra poco, il nostro Tornielli, quasi immancabilmente c'è qualcuno tra gli astanti che obietta, pressappoco, così: insomma, in fondo è solo un romanzo. Rispondiamo che è appunto quel «solo» a far problema.Infatti, com'è noto, l'autore va dicendo dappertutto che la storia che sta alla base di quel romanzo è vera eccome. In ogni caso, lui ci crede. Nelle prime edizioni, infatti, c'era una paginata di «avvertenze» che insisteva sull'autenticità dei documenti su cui il romanzo si fonda. La pagina, dopo diverse e qualificate levate di scudi, è stata tolta dall'editore ma poi rimessa su richiesta dell'autore.La cosa rischia di ripetersi per il film che dal romanzo è