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Visualizzazione dei post da dicembre 24, 2006

MA – sinceramente ! - ABBIAMO VERAMENTE BISOGNO DI CRISTO per il 2007 ?

Antonio Socci Antonio Socci MA – sinceramente ! - ABBIAMO VERAMENTE BISOGNO DI CRISTO per il 2007 ? 26.12.2006 Nel suo “Messaggio Urbi et orbi” per il Natale 2006, Benedetto XVI ha voluto dare risposta proprio a questa domanda. Ha detto fra l’altro: Come non sentire che proprio dal fondo di questa umanità gaudente e disperata si leva un’invocazione straziante di aiuto? E’ Natale: oggi entra nel mondo "la luce vera, quella che illumina ogni uomo" (Gv 1,9). "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (ibid., 1,14), proclama l’evangelista Giovanni. Oggi, proprio oggi, Cristo viene nuovamente "fra la sua gente" e a chi l’accoglie dà " il potere di diventare figlio di Dio"; offre cioè l’opportunità di vedere la gloria divina e di condividere la gioia dell’Amore, che a Betlemme si è fatto carne per noi. Oggi, anche oggi, "il nostro Salvatore è nato nel mondo", perché sa che abbiamo bisogno di Lui. Malgrado le tante forme di p

Nel caos del mondo Dio si fa compagnia all’uomo

Tratto da Cultura Cattolica.it Nel caos del mondo Dio si fa compagnia all’uomo L’annuncio è di quelli inimmaginabili. Se lo ripetono due giovani seminaristi, folgorati di consapevolezza sulle scale del vecchio seminario; uno si chiama Luigi Giussani e l’altro Enrico Manfredini. Ecco come don Giussani ricorda l’episodio: “Mi ricordo, con impressione vivissima, come ho raccontato tante volte ai miei amici, di quel che accadde una sera, mentre stavamo andando in chiesa. Era suonata la campana e tutti correvamo giù per le scale vicine alla cappella di teologia del grande seminario di Venegono; noi due eravamo gli ultimi e perciò correvamo di più per raggiungere gli altri. A un certo punto, Manfredini mi ha preso per un braccio, mi ha fermato; non so come, io l’ho guardato in faccia e lui mi ha detto queste testuali parole, che mi hanno fatto venire i brividi: «Però, pensare che Dio si è fatto uomo: è proprio una cosa dell’altro mondo!». Poi andò avanti e mi precedette. Il cuore di quel

Un Dio piccolo che si può prendere in braccio e coprire di baci

«Un Dio piccolo che si può prendere in braccio e coprire di baci» di JEAN-PAUL SARTRE "Da «Bariona o il figlio del tuono. Racconto di Natale per cristiani e non credenti» di Sartre (edizioni Christian Marinotti) uno stralcio......e uno dal quinto quadro, scena terza (il Presepe). Le parole sono proferite da «Il presentatore di immagini». Bariona è un originalissimo racconto scritto da Sartre nel Natale del 1944 per i suoi compagni di prigionia nel campo Treviri. Sartre ebbe modo allora di conversare a lungo con i preti detenuti, discutendo in fraterna sincerità di fede e teologia. E' forse alla luce di questa nuova esperienza che Sartre scrisse un testo teatrale sul mistero del Natale. Lo compose in sei settimane, scelse gli attori, assistette a tutte le prove, creò la messa in scena ed i costumi e lui stesso. Vi partecipò come attore nella parte del Re Magio Baldassarre". (....) Siccome oggi è Natale, avete il diritto di esigere che vi si mostri il presepe. Eccolo. Ecco

Un presepe anche nel Natale dei musulmani

18 dicembre 2006 Un presepe anche nel Natale dei musulmani Canti cancellati, bambinelli rimossi. «Battaglia che ci danneggia» Quest’anno ho deciso di rinnovare il Natale allestendo in casa mia, io unico musulmano laico della famiglia, un presepe e un albero più belli e più grandi per condividere con i miei cari la gioia e la meditazione sul mistero della Natività. Così come ho deciso di presenziare il 26 dicembre al «Presepe vivente dei bambini», allestito al Castello di Giulia Farnese a Carbognano, un comune di 2.070 anime in provincia di Viterbo, per testimoniare la mia partecipazione ai sentimenti di fratellanza e amore tra le persone di buona volontà che il Santo Natale ispira. Ed è proprio perché la Vergine Maria e suo figlio Gesù, venerati anche dall’islam, incarnano il miracolo della vita, che il Natale dovrebbe diventare una festa comune per onorare lo stesso Dio ed elevare il valore della sacralità della vita a fondamento della nostra umanità. Uso il condizionale avendo in men

GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 1° GENNAIO 2007

MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI PER LA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 1° GENNAIO 2007 LA PERSONA UMANA, CUORE DELLA PACE 1. All'inizio del nuovo anno, vorrei far giungere ai Governanti e ai Responsabili delle Nazioni, come anche a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, il mio augurio di pace. Lo rivolgo, in particolare, a quanti sono nel dolore e nella sofferenza, a chi vive minacciato dalla violenza e dalla forza delle armi o, calpestato nella sua dignità, attende il proprio riscatto umano e sociale. Lo rivolgo ai bambini, che con la loro innocenza arricchiscono l'umanità di bontà e di speranza e, con il loro dolore, ci stimolano a farci tutti operatori di giustizia e di pace. Proprio pensando ai bambini, specialmente a quelli il cui futuro è compromesso dallo sfruttamento e dalla cattiveria di adulti senza scrupoli, ho voluto che in occasione della Giornata Mondiale della Pace la comune attenzione si concentrasse sul tema: Persona umana, cuore

La pace sulla terra non può trovarsi senza la riconciliazione con Dio

La pace sulla terra non può trovarsi senza la riconciliazione con Dio «L'anno che volge al termine rimane nella nostra memoria con la profonda impronta degli orrori della guerra svoltasi nei pressi della Terra Santa come anche in generale del pericolo di uno scontro tra culture e religioni - un pericolo che incombe tuttora minaccioso su questo nostro momento storico. Il problema delle vie verso la pace è così diventato una sfida di primaria importanza per tutti coloro che si occupano dell'uomo. Ciò vale in modo particolare per la Chiesa, per la quale la promessa che ne ha accompagnato gli inizi significa insieme una responsabilità e un compito: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra per gli uomini che egli ama (Lc 2,14)» [Discorso di Benedetto XVI alla Curia Romana, 22 dicembre 2006]. La pace sulla terra non può trovarsi senza la riconciliazione con Dio, senza l’armonia tra cielo e terra. Per Benedetto XVI questa correlazione del tema di “Dio” col tema della “pace”

Nativity, un film da vedere

Nativity, un film da vedere di:Armando Fumagalli il 12-12-2006 NATIVITY The Nativity Story Regia di Catherine Hardwicke; sceneggiatura di Mike Rich; con Keisha Castle-Hughes, Oscar Isaac, Ciaran Hinds; prodotto da Marty Bowen e Wyck Godfrey per Temple Hill Entertainment e New Line Cinema, 101’; Usa 2006. Nativity è uno dei frutti del successo di The Passion of Christ di Mel Gibson. Solo con questo illustre precedente si spiega che la New Line abbia subito accettato la proposta di Marty Bowen, un agente, cattolico e con esperienza professionale più che decennale alla United Talent Agency, che aveva proposto a un suo cliente, lo sceneggiatore Mike Rich (Cercando Forrester, Un sogno una vittoria) di scrivere una storia sul Natale. Progetto subito accettato dalla New Line, e che ha portato Bowen a fare il grande salto da agente a produttore, fondando la Temple Hill Entertainment. Il film è stato fatto rapidamente: alcune fonti indicano che fra l’inizio della sceneggiatura e il giorno di u