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Visualizzazione dei post da aprile 16, 2006

I «PERÒ» DI MARTINI e i nostri «ma»...

I «PERÒ» DI MARTINI e i nostri «ma»... di Rino Cammilleri Quando spuntava Fanfani, Montanelli diceva «arieccolo». È la prima cosa che viene in mente guardando la copertina dell'Espresso in edicola il 21 aprile 2006. Si poteva titolare «A grande richiesta, il ritorno di». In fondo, le elezioni le ha vinte Prodi (si fa per dire, naturalmente, perché più che vincere pare sia rimasto col cerino acceso in mano), ed era logico riesumare il nume tutelare, il gran punto di riferimento dell'area dei cattolici di centrosinistra, soprattutto di quella «scuola di Bologna» di cui Prodi è espressione politica.Parliamo del cardinal Martini, quello che voleva un terzo concilio Vaticano perché il secondo gli è parso insufficiente, quello che (dicono, ma non ci credo) fu lì lì per diventare papa al posto di Ratzinger. Forse avrebbe assunto il nome di Dialogo I, se eletto, poiché quel che si legge sul settimanale sembra la versione porporata di Prodi: toni pacati, aria paciosa, luci soffuse, nien

L'Arcivescovo Lajolo spiega la distinzione tra religione e politica allo Stato musulmano più grande del mondo

Il quotidiano indonesiano "Kompas" ha pubblicato il 16 aprile scorso un'intervista all'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati, nella quale il Presule parla dell'unicità dello Stato della Città del Vaticano, dell'attività diplomatica della Santa Sede, della separazione dei poteri della Chiesa e dello Stato e del dialogo interreligioso. Nell'intervista l'Arcivescovo precisa che lo Stato della Città del Vaticano, è un vero stato, "ma di minuscola realtà politica, avendo solo la funzione di garantire l'indipendenza del Papa come suprema Autorità della Chiesa Cattolica da qualsiasi potere civile", mentre la Santa Sede, "cioè il Papa e la Curia Romana, come suprema Autorità della Chiesa Cattolica, che viene anche chiamata (...) impropriamente, Vaticano, perchè ha la sua sede nello Stato della Città del Vaticano; (...) non è un organo di governo civile e quindi con funzioni politiche. Il problema quindi del co

PALESTINA. «Per Hamas è l’ora della verità»

Mondo e Missione, maggio 2006 Intervista /Parla Sari Nusseibeh, intellettuale palestinese controcorrente PALESTINA. «Per Hamas è l’ora della verità»di Elisabetta Galeffi da Gerusalemme «I miei studenti, alle elezioni universitarie di aprile, hanno votato per Fatah: è un indice chiaro di come cambierà la situazione in Palestina. Le università in tutti i Paesi sono i luoghi dove si creano le tendenze, anche politiche. Hamas è stato votato per protesta contro la corruzione e il fallimento della politica di Fatah, soprattutto nel negoziare una pace equa con Israele. Nessuno si aspettava un governo di Hamas: durerà poco». Sari Nusseibeh è da tre anni il rettore dell’università araba di Al-Quds, a Gerusalemme Est. È stato il rappresentante diplomatico dell’Olp a Gerusalemme ai tempi di Yasser Arafat e ha lasciato la politica, quando la politica non era più sulla stessa linea dei suoi pensieri, tre anni fa, appunto. Oggi, a 57 anni, è uno dei più noti intellettuali palestinesi con background

CRISTIANI SOTTO ATTACCO (E I MASS MEDIA IRRIDONO)

CRISTIANI SOTTO ATTACCO (E I MASS MEDIA IRRIDONO) di Antonio Socci 18.04.2006 Ferrara, Ratzinger e Pilato……………un misterioso anagramma Il più acuto giornalista italiano, Giuliano Ferrara (sul Foglio) e il più grande intellettuale del mondo, Joseph Ratzinger (concludendo la Via Crucis al Colosseo) hanno chiamato in causa Ponzio Pilato, il prefetto romano che mise a morte Gesù. Il motivo è semplice. Questo personaggio, nato fra il reatino e l’Abruzzo, è particolarmente moderno, lo sentiamo come uno di noi a causa di quel drammatico dialogo riportato nel Vangelo. Pilato interroga l’imputato. Gesù lo fissa, calmo, e gli dice: “il mio regno non è di questo mondo”. Pilato è incuriosito da quell’uomo di cui ha sentito dire cose inaudite, è colpito dal suo volto, dalla sua forza interiore. Ma da governatore pragmatico vuol capire innanzitutto se è un sovversivo: “Dunque tu sei re?”. Allora Gesù gli dichiara apertamente che sì, è re, ma della verità, cioè del cosmo e della storia: “Tu lo dici: i

I denari e il potere

Corriere della Sera. 14 aprile 2006 I denari e il potere di Vittorio Messori Smettiamola, innanzitutto, con sciocchezze un po’ ridicole. Come i titoli, ieri, di certi lanci di agenzia o di certi siti di Internet a commento dell’omelia del papa alla liturgia che commemora l’istituzione dell’eucaristia. Titoli come < >; oppure < >. Come già detto su queste stesse colonne, già oltre diciotto secoli fa la Chiesa condannò un’eresia gnostica tra tante, quella dei “cainiti“ che, valorizzando in chiave antiebraica le figure negative della Scrittura, ipotizzava un Iscariota benefico, traditore su commissione di Gesù stesso. Da 1800 anni sapevamo della condanna dei Padri della Chiesa di questo pseudo-vangelo e, oltre al nome, ne conoscevano a larghi tratti i contenuti e le intenzioni. Sapevamo, dunque, su che cosa si basava la condanna. Il papiro pubblicato ora a cura del National Geographic Magazine, con un clamore mediatico sospettato non a torto di interesse commerciale, non ci r

Conosciuto da 1800 anni

Corriere della Sera. 8 aprile 2006 Il Vangelo di Giuda? Conosciuto da 1800 anni di Vittorio Messori No, non dovremo riscrivere le origini del cristianesimo; e la fede dei credenti non andrà in crisi per la pubblicazione di un frammento del cosiddetto “vangelo di Giuda“. Per dirla subito, la clamorosa presentazione a Washington, davanti alla stampa mondiale appositamente convocata, è soprattutto un’operazione economica e, probabilmente, anche ideologica. Storia e teologia c’entrano poco, gli specialisti veri sono al massimo incuriositi, non certo frementi di eccitazione per una “novità” che non è tale e che, essi, già conoscevano. Magari da più di 1800 anni, visto che fu verso il 180 che Ireneo, vescovo di Lione ma greco e gran conoscitore del Medio Oriente, compose il suo Contro le eresie. In esso scrive, tra l’altro: < >. Coloro che così insegnavano erano gnostici di una setta detta dei “Cainiti“: proprio da Caino, venerato assieme al Serpente che tentò Eva, a Cam, ai Sodomi

IPOTESI SU GESU’ E LA SUA RESURREZIONE…

di Antonio Socci 15.04.2006 …Con i miei auguri di Buona Pasqua ! La risibile montatura del cosiddetto “Vangelo di Giuda”, un romanzetto gnostico e anticristiano del II secolo, ha entusiasmato i giornali sempre a caccia di pretesti per attaccare la Chiesa. Ma anch’esso – come il “Codice da Vinci”, un’altra grottesca bufala – in fondo dimostra una cosa sola: il fascino e la curiosità che la figura di Gesù continua a suscitare. Fra noi così laicizzati che poi però – come dice il recente “Rapporto Italia 2006” dell’ Eurispes – ci diciamo cattolici (ben l’87 per cento degli italiani, l’8 per cento in più di 15 anni fa) e vogliamo che il crocifisso resti sulle pareti delle scuole (circa il 90 per cento). Fascino che forse è ancora più forte dove meno te lo aspetti. Come nelle terre islamiche. Dove sta provocando un fenomeno nascosto di conversioni al cristianesimo. Fenomeno nascosto anche qua in Italia perché gli “apostati” e le loro famiglie sono addirittura a rischio della vita. “Noi musul