Le priorità del forum delle famiglie
lun 10 mar
di Domenico Bonvegna
Il Forum delle Associazioni familiari , che ha organizzato il Family Day nel maggio scorso portando 1 milione di persone in piazza, ha promosso una petizione popolare su cui è in corso una raccolta di firme in tutto il Paese per un fisco a misura di famiglia.
Il 22 febbraio scorso è stato inviato un documento ai candidati alla presidenza del Consiglio delle varie liste; partendo dalla soggettività sociale della famiglia fondata sul matrimonio e dell'impegno alla tutela della vita dal concepimento al suo termine naturale, avanza due richieste da inserire nei programmi elettorali. Una è quella di adottare strumenti legislativi per il raggiungimento di un trattamento equipollente tra scuole statali e paritarie. L'altra richiesta è l'argomento della raccolta di firme per introdurre un sistema di deduzioni dal reddito pari al costo di mantenimento dei familiari a carico.
I punti della petizione del Forum non sono esattamente l'eptalogo che i cattolici proposero con il Patto Gentiloni nel 1913, quando poi mandarono in Parlamento oltre 220 firmatari. Per il senatore Mantovano però qualche analogia la scorge, "Sollecitare attenzione sulla riduzione del carico fiscale per le famiglie italiane va nella medesima direzione: chi assume l'impegno di condurre a compimento una più favorevole considerazione fiscale per i nuclei familiari è come se firmasse una cambiale".
Il Manifesto del Forum è abbastanza chiaro: "Il bene della famiglia è il bene del Paese". La Costituzione italiana riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio (art. 29) quindi, la famiglia è un soggetto sociale che assolve il compito fondamentale di costituire il nucleo fondante della società, e lo Stato ha l'obbligo, attraverso politiche familiari integrate, di promuovere e tutelare la valenza sociale e pubblica della famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Non é coerente con il dettato costituzionale l'equiparazione tra la famiglia fondata sul matrimonio e altre formazioni sociali di varia e eterogenea natura.
Per quanto riguarda la vita, è fondamentale il riconoscimento della soggettività giuridica dell'essere umano, a partire dal concepimento. Secondo questo principio si richiede di non modificare la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, confermata dal referendum popolare. Per quanto riguarda l'aborto il Forum, dà una valutazione negativa, l'aborto rimane un evento drammatico non solo per la donna ma per l'intera società. Mentre della legge 194, occorre promuovere l'applicazione integrale della parte preventiva della stessa legge, e soprattutto mettere in atto un'effettiva tutela sociale della maternità. Valorizzare il ruolo del volontariato e riformando i consultori familiari in modo da renderli luoghi effettivi di concreta e possibile alternativa all'aborto.
In coerenza con la scelta per la vita, è da escludere l'introduzione dell'eutanasia nell'ordinamento giuridico italiano.
Infine il Forum fa due proposte alla politica e ricorda che ancora oggi in Italia il sistema fiscale penalizza le famiglie con figli (o altri familiari) a carico. Un fisco ingiusto significa famiglie povere, famiglie che non ce la fanno, figli che non nascono, un Paese che non si rinnova. Per questo va introdotto un sistema fiscale basato non solo sull'equità verticale, ma anche sull'equità orizzontale: a parità di reddito percepito, tenga conto del numero dei componenti il nucleo familiare per determinare il reddito imponibile. Chi ha figli da mantenere non deve pagare le stesse tasse di chi non ne ha.
Nel sistema tributario italiano si afferma che spesso paga di più chi ha meno reddito, è il caso delle famiglie monoreddito, dove il contribuente mantiene e assiste il coniuge e i figli, ma non può dedurre dal reddito complessivo i costi sostenuti, se non detrazioni per i famigliari a carico inadeguate ai costi reali. La soluzione secondo il Forum sarebbe un sistema di deduzioni dal reddito pari al reale costo di mantenimento di ogni soggetto a carico .
Va pensato infine un nuovo sistema tariffario e di calcolo delle addizionali locali che non penalizzi i carichi familiari come avviene attualmente.
L'ultima proposta alla politica del Forum riguarda l'educazione, un tema decisivo per il futuro delle nuove generazioni, come ha rilevato Benedetto XVI nella lettera alla diocesi di Roma. L'investimento nell'istruzione garantisce lo sviluppo e la competitività del paese. L'educazione è compito primario e insostituibile delle figure genitoriali ma coinvolge la responsabilità delle altre agenzie educative, a partire dalla scuola in funzione sussidiaria alla famiglia. Il Forum auspica la costruzione di un vero patto educativo , tra la famiglia e i docenti. Occorre costruire con le Regioni percorsi di formazione professionale per contrastare la dispersione scolastica e per allargare l'offerta formativa. Bisogna garantire l'autonomia costituzionale delle istituzioni scolastiche, ma anche il raggiungimento di un trattamento equipollente tra scuole statali e paritarie per consentire alle famiglie, indipendentemente dal reddito, una vera libertà di scelta educativa.
S. Teresa di Riva, 26 febbraio 2008
lun 10 mar
di Domenico Bonvegna
Il Forum delle Associazioni familiari , che ha organizzato il Family Day nel maggio scorso portando 1 milione di persone in piazza, ha promosso una petizione popolare su cui è in corso una raccolta di firme in tutto il Paese per un fisco a misura di famiglia.
Il 22 febbraio scorso è stato inviato un documento ai candidati alla presidenza del Consiglio delle varie liste; partendo dalla soggettività sociale della famiglia fondata sul matrimonio e dell'impegno alla tutela della vita dal concepimento al suo termine naturale, avanza due richieste da inserire nei programmi elettorali. Una è quella di adottare strumenti legislativi per il raggiungimento di un trattamento equipollente tra scuole statali e paritarie. L'altra richiesta è l'argomento della raccolta di firme per introdurre un sistema di deduzioni dal reddito pari al costo di mantenimento dei familiari a carico.
I punti della petizione del Forum non sono esattamente l'eptalogo che i cattolici proposero con il Patto Gentiloni nel 1913, quando poi mandarono in Parlamento oltre 220 firmatari. Per il senatore Mantovano però qualche analogia la scorge, "Sollecitare attenzione sulla riduzione del carico fiscale per le famiglie italiane va nella medesima direzione: chi assume l'impegno di condurre a compimento una più favorevole considerazione fiscale per i nuclei familiari è come se firmasse una cambiale".
Il Manifesto del Forum è abbastanza chiaro: "Il bene della famiglia è il bene del Paese". La Costituzione italiana riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio (art. 29) quindi, la famiglia è un soggetto sociale che assolve il compito fondamentale di costituire il nucleo fondante della società, e lo Stato ha l'obbligo, attraverso politiche familiari integrate, di promuovere e tutelare la valenza sociale e pubblica della famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Non é coerente con il dettato costituzionale l'equiparazione tra la famiglia fondata sul matrimonio e altre formazioni sociali di varia e eterogenea natura.
Per quanto riguarda la vita, è fondamentale il riconoscimento della soggettività giuridica dell'essere umano, a partire dal concepimento. Secondo questo principio si richiede di non modificare la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, confermata dal referendum popolare. Per quanto riguarda l'aborto il Forum, dà una valutazione negativa, l'aborto rimane un evento drammatico non solo per la donna ma per l'intera società. Mentre della legge 194, occorre promuovere l'applicazione integrale della parte preventiva della stessa legge, e soprattutto mettere in atto un'effettiva tutela sociale della maternità. Valorizzare il ruolo del volontariato e riformando i consultori familiari in modo da renderli luoghi effettivi di concreta e possibile alternativa all'aborto.
In coerenza con la scelta per la vita, è da escludere l'introduzione dell'eutanasia nell'ordinamento giuridico italiano.
Infine il Forum fa due proposte alla politica e ricorda che ancora oggi in Italia il sistema fiscale penalizza le famiglie con figli (o altri familiari) a carico. Un fisco ingiusto significa famiglie povere, famiglie che non ce la fanno, figli che non nascono, un Paese che non si rinnova. Per questo va introdotto un sistema fiscale basato non solo sull'equità verticale, ma anche sull'equità orizzontale: a parità di reddito percepito, tenga conto del numero dei componenti il nucleo familiare per determinare il reddito imponibile. Chi ha figli da mantenere non deve pagare le stesse tasse di chi non ne ha.
Nel sistema tributario italiano si afferma che spesso paga di più chi ha meno reddito, è il caso delle famiglie monoreddito, dove il contribuente mantiene e assiste il coniuge e i figli, ma non può dedurre dal reddito complessivo i costi sostenuti, se non detrazioni per i famigliari a carico inadeguate ai costi reali. La soluzione secondo il Forum sarebbe un sistema di deduzioni dal reddito pari al reale costo di mantenimento di ogni soggetto a carico .
Va pensato infine un nuovo sistema tariffario e di calcolo delle addizionali locali che non penalizzi i carichi familiari come avviene attualmente.
L'ultima proposta alla politica del Forum riguarda l'educazione, un tema decisivo per il futuro delle nuove generazioni, come ha rilevato Benedetto XVI nella lettera alla diocesi di Roma. L'investimento nell'istruzione garantisce lo sviluppo e la competitività del paese. L'educazione è compito primario e insostituibile delle figure genitoriali ma coinvolge la responsabilità delle altre agenzie educative, a partire dalla scuola in funzione sussidiaria alla famiglia. Il Forum auspica la costruzione di un vero patto educativo , tra la famiglia e i docenti. Occorre costruire con le Regioni percorsi di formazione professionale per contrastare la dispersione scolastica e per allargare l'offerta formativa. Bisogna garantire l'autonomia costituzionale delle istituzioni scolastiche, ma anche il raggiungimento di un trattamento equipollente tra scuole statali e paritarie per consentire alle famiglie, indipendentemente dal reddito, una vera libertà di scelta educativa.
S. Teresa di Riva, 26 febbraio 2008