Passa ai contenuti principali

SCIENZA & VITA A TUTTI I PARTITI

Comunicato n° 5 del 22 Febbraio 2008


SCIENZA & VITA A TUTTI I PARTITI:

RISPONDETE SULLE QUESTIONI DELLA VITA


Il Consiglio Esecutivo dell'Associazione Scienza & Vita, riunito oggi a Roma, ha approvato un documento in relazione alla imminente tornata elettorale, con una particolare attenzione alle questioni eticamente sensibili che sono al centro del dibattito pubblico italiano.

Ecco il testo del documento:




"L’Associazione Scienza & Vita, che raccoglie credenti e non credenti impegnati nella tutela della vita umana dal concepimento sino alla morte naturale, in considerazione del riassetto del sistema politico italiano, delle grandi novità che stanno emergendo sulla scena pubblica e della sfida costituita dalle tecnoscienze,

• sottolinea la centralità acquisita dalla questione antropologica e dai temi eticamente sensibili nel dibattito pubblico italiano;

• afferma che le questioni etiche sono anche propriamente politiche e pertanto oggetto delle scelte partitiche e parlamentari e in quanto tali non sottraibili, in virtù del semplice ricorso alla libertà di coscienza, al confronto democratico che è costitutivamente pubblico;

• chiede a tutte le forze politiche in campo, e in particolare ai due maggiori partiti, di esprimersi chiaramente sui temi che più stanno a cuore all’Associazione: legge 194, linee guida legge 40, pillola del giorno dopo, pillola RU486, disabilità, testamento biologico, trattamento sociale e sanitario del fine vita, identità e genere;

• invita i propri soci a giudicare e scegliere in base alle risposte che le singole forze politiche forniranno sui temi indicati nel corso della campagna elettorale e alla luce dei valori propri dell’Associazione che, come è noto, tutela strenuamente la vita umana dal concepimento sino alla morte naturale".




Associazione Scienza&Vita
Lungotevere dei Vallati 10, 00186 Roma
tel.: 06.6819.2554 fax: 06.6819.5205
e-mail: segreteria@scienzaevita.org

Post popolari in questo blog

Attenzione, preparano l’agguato al Papa

La Sapienza e la cristofobia di certi intellettuali italiani 13 gennaio 2008 Attenzione, preparano l’agguato al Papa L’ignoranza domina tra i presunti scienziati dell’Università La Sapienza di Roma. In 67 cattedratici vogliono impedire al Papa di parlare, anzi persino di entrare in aula magna giovedì prossimo, per l’inaugurazione dell’anno accademico… di Renato Farina L’ignoranza domina tra i presunti scienziati dell’Università La Sapienza di Roma. In 67 cattedratici vogliono impedire al Papa di parlare, anzi persino di entrare in aula magna giovedì prossimo, per l’inaugurazione dell’anno accademico. Hanno firmato un appello, sono quasi tutti fisici. Dicono: è uno straniero, un oscurantista, ha parlato male di Galileo difendendone la condanna diciassette anni fa. Una bugia, lo vedremo. Ma procediamo. Era stato il rettore a volere la presenza di Benedetto XVI. Nei piani originari sarebbe dovuta toccare al Santo Padre la lectio magistralis, la prolusione che dà il tono dell’anno universi

14 OTTOBRE 2009: NON PASSA LA LEGGE SULL’OMOFOBIA

“Gli approfondimenti” 14 OTTOBRE 2009: NON PASSA LA LEGGE SULL’OMOFOBIA ED EMERGE L’INCOMPATIBILITA’ FRA IL PD E I CATTOLICI Dopo Lettonia, Portogallo e quasi tutti gli stati dell’USA anche il Parlamento italiano ha detto no alla legge sull’omofobia. Contemporaneamente dentro il PD è scoppiato quello che tutti già sapevano, l’inconciliabilità fra il maggiore partito italiano della sinistra e i cattolici. Con 286 voti favorevoli e 222 contrari, quindi con una netta maggioranza, il Parlamento italiano ha votato l’incostituzionalità, affossando definitivamente, la proposta di legge presentata dal PD, primo firmatario l’On. Concia, unificata ad una analoga dell’Italia dei Valori, primo firmatario l’On. Di Pietro, tali proposte miravano ad introdurre nel codice penale il reato di omofobia. Una legge che se fosse passata avrebbe introdotto un nuovo reato, il mancato riconoscimento di un diverso orientamento sessuale in tutte le sue svariate forme sarebbe stato perseguibile penalmente. In

IL DONO DI UNA VITA

Fraternità sacerdotale dei missionari di san Carlo Borromeo Lettera dalla frontiera, di Massimo Camisasca 1 marzo 2006 In occasione del primo anniversario della morte di don Luigi Giussani, vi proponiamo l’intervista di don Massimo Camisasca a Famiglia Cristiana. IL DONO DI UNA VITA (da Famiglia Cristiana, n. 9, 26 febbraio 2006) di Alfredo Tradigo Un anno fa, il 22 febbraio, moriva don Luigi Giussani, il prete brianzolo col sigaro e il basco, fondatore di Comunione e liberazione. Abbiamo chiesto a don Massimo Camisasca, uno dei "ragazzi del don Gius" al liceo classico Berchet, divenuto poi tra i suoi più stretti collaboratori (oggi è superiore generale della Fraternità sacerdotale Missionari di san Carlo), di parlarci dell’uomo che ha così profondamente segnato la sua vita. • Don Camisasca, cosa ricorda di quel 24 febbraio a Milano, in Duomo e nella piazza stracolma di folla, quando il cardinale Ratzinger nell’omelia funebre stupì tutti per l’accento di amicizia sincera e