Calunnia, calunnia, qualcosa resta.
tratto da: il Mascellaro
di Domenico Bonvegna
Calunnia, calunnia, qualcosa resta , diceva Voltaire, proprio quello che hanno fatto i mass media l'anno scorso attaccando la Chiesa sulla questione dei preti omosessuali e pedofili; realtà con qualche verità, ma che è enormemente amplificata dai mass media. A gettare fango ha iniziato Michele Santoro trasmettendo "Sex Crimes and the Vatican" il documentario della Bbc inglese sulla pedofilia dei preti cattolici con il programma Annozero su Rai 2.
Poi i preti sbattuti in prima pagina sui giornali accusati d'abusi sessuali, è toccato anche a don Gelmini, flagellato dai vari giornali, in particolare La Stampa , che l'hanno fatto passare come un nuovo Al Capone , un gangster anziché un sacerdote. L'accusa all'ultraottantenne è infamante: molestie sessuali avanzata da alcuni ex tossicodipendenti della comunità.
Il regime nazista si distinse accusando la Chiesa cattolica di pedofilia, George Mosse, in "Sessualità e nazismo ", dopo aver ricordato che molti leader delle SA che portarono al potere Hitler erano omosessuali e talora pedofili, successivamente il regime condannò l'omosessualità. Tra il 1933 e il 1937 settemila preti furono accusati di pedofilia con prove così incosistenti che gli stessi tribunali nazisti comminarono solo 170 condanne, molte delle quali peraltro ai danni di innocenti mandati a morire nel lager di Dachau .
Ad essere messi sulla graticola, oltre a don Gelmini, sono stati altri parroci in particolare della Diocesi di Torino, coinvolti in un'inchiesta. L'indagine fa dire al cardinale Severino Poletto, parafrasando le parole di San Paolo: "Sono tribolato, ma non schiacciato (2 Cor 4,8) Stiamo vivendo una prova difficile per la nostra Chiesa diocesana[…]Vi esorto pertanto ad esercitare nella sapienza dello Spirito il retto discernimento per rimanere nell'equilibrata valutazione delle situazioni[…]" (Messaggio del cardinale arcivescovo di Torino Severino Poletto, 14.8.07).
Agli attacchi dei giornali, si è aggiunta la martellante propaganda dell'ala militante degli omosessuali con l'onorevole Grillini in testa che polemizza ogni giorno con i cattolici accusandoli di essere sepolcri imbiancati e invita le famiglie a non mandare i figli in parrocchia e all'oratorio, dove ci sarebbero orchi in agguato pronti ad approfittarsi di loro.
Naturalmente la Chiesa non intralcia le indagini della Magistratura, ma la dinamica sociale da cui nascono questi ricatti - scrive Introvigne - dovrebbe indurre giornalisti e giudici a usare particolare cautela e riservatezza.
Persiste invece una specie d'accanimento che non si ferma di fronte a niente. La tesi più frequente è che nella Chiesa ci sono migliaia di preti pedofili. Molti di questi che accusano si rifanno allo studio condotto dal John Jay College della City University of New York , la più prestigiosa istituzione accademica americana nel campo della criminologia. Non tutti però l'hanno capito, scrive Introvigne. "Lo studio parla di quattromila sacerdoti accusati negli ultimi cinquant'anni di rapporti sessuali con minorenni. Accusati non vuol dire condannati: le condanne sono state 105, in qualche caso perché si sono concluse transazioni prima del processo o perché è scattata la prescrizione, ma in molti altri perché i sacerdoti erano innocenti. Racconta Introvigne, sono stato testimone in Italia di un caso drammatico: quello di don Giorgio Govoni di Modena, per la cui difesa avevo lavorato come consulente tecnico, morto d'infarto dopo che nella sua requisitoria il pubblico ministero lo aveva dipinto come un orco. La Corte d'Appello prima e la Cassazione poi lo hanno definito "totalmente innocente". ( Massimo Introvigne , Preti pedofili: spazzatura contro il Papa, luglio-agosto 2007 Il Timone).
Ora il sacerdote è celebrato come un martire e vittima di calunnie. Del resto occorre chiarire che "se un sacerdote di trent'anni scappa con un diciassettenne tradisce certo il suo sacerdozio, ma non è un pedofilo. I veri e propri preti pedofili accusati, secondo lo studio del John Jay College, in cinquant'anni sono stati ottocento, i condannati una quarantina[…]Parlare di migliaia di casi è però solo cattivo giornalismo.
Infatti una parte dello studio del John Jay College di solito viene ignorata: l'81 % dei sacerdoti accusati di rapporti con minori sono omosessuali. Con questo non si vuole sostenere che tutti i sacerdoti omosessuali sono pedofili , ma che il problema dei sacerdoti pedofili non è il celibato , anche perché ci sono percentuali simili o più alte di pedofili fra i pastori anglicani o i maestri delle scuole statali, che di norma non sono celibi.
Fa riflettere molto la reazione che hanno avuto i mass media e in particolare la BBC di fronte alla raccomandazione che ha fatto Benedetto XVI ai vescovi di usare maggiore cautela prima di ordinare come sacerdoti seminaristi che manifestano un orientamento omosessuale . Gli stessi che invocano misure durissime contro il rischio pedofilia ora hanno accusato il Papa di essere 'omofobo'.
S. Teresa di Riva, 2 gennaio 2008
Domenico Bonvegna
bonvegnadomenico[chiocciola]tiscali.it
tratto da: il Mascellaro
di Domenico Bonvegna
Calunnia, calunnia, qualcosa resta , diceva Voltaire, proprio quello che hanno fatto i mass media l'anno scorso attaccando la Chiesa sulla questione dei preti omosessuali e pedofili; realtà con qualche verità, ma che è enormemente amplificata dai mass media. A gettare fango ha iniziato Michele Santoro trasmettendo "Sex Crimes and the Vatican" il documentario della Bbc inglese sulla pedofilia dei preti cattolici con il programma Annozero su Rai 2.
Poi i preti sbattuti in prima pagina sui giornali accusati d'abusi sessuali, è toccato anche a don Gelmini, flagellato dai vari giornali, in particolare La Stampa , che l'hanno fatto passare come un nuovo Al Capone , un gangster anziché un sacerdote. L'accusa all'ultraottantenne è infamante: molestie sessuali avanzata da alcuni ex tossicodipendenti della comunità.
Il regime nazista si distinse accusando la Chiesa cattolica di pedofilia, George Mosse, in "Sessualità e nazismo ", dopo aver ricordato che molti leader delle SA che portarono al potere Hitler erano omosessuali e talora pedofili, successivamente il regime condannò l'omosessualità. Tra il 1933 e il 1937 settemila preti furono accusati di pedofilia con prove così incosistenti che gli stessi tribunali nazisti comminarono solo 170 condanne, molte delle quali peraltro ai danni di innocenti mandati a morire nel lager di Dachau .
Ad essere messi sulla graticola, oltre a don Gelmini, sono stati altri parroci in particolare della Diocesi di Torino, coinvolti in un'inchiesta. L'indagine fa dire al cardinale Severino Poletto, parafrasando le parole di San Paolo: "Sono tribolato, ma non schiacciato (2 Cor 4,8) Stiamo vivendo una prova difficile per la nostra Chiesa diocesana[…]Vi esorto pertanto ad esercitare nella sapienza dello Spirito il retto discernimento per rimanere nell'equilibrata valutazione delle situazioni[…]" (Messaggio del cardinale arcivescovo di Torino Severino Poletto, 14.8.07).
Agli attacchi dei giornali, si è aggiunta la martellante propaganda dell'ala militante degli omosessuali con l'onorevole Grillini in testa che polemizza ogni giorno con i cattolici accusandoli di essere sepolcri imbiancati e invita le famiglie a non mandare i figli in parrocchia e all'oratorio, dove ci sarebbero orchi in agguato pronti ad approfittarsi di loro.
Naturalmente la Chiesa non intralcia le indagini della Magistratura, ma la dinamica sociale da cui nascono questi ricatti - scrive Introvigne - dovrebbe indurre giornalisti e giudici a usare particolare cautela e riservatezza.
Persiste invece una specie d'accanimento che non si ferma di fronte a niente. La tesi più frequente è che nella Chiesa ci sono migliaia di preti pedofili. Molti di questi che accusano si rifanno allo studio condotto dal John Jay College della City University of New York , la più prestigiosa istituzione accademica americana nel campo della criminologia. Non tutti però l'hanno capito, scrive Introvigne. "Lo studio parla di quattromila sacerdoti accusati negli ultimi cinquant'anni di rapporti sessuali con minorenni. Accusati non vuol dire condannati: le condanne sono state 105, in qualche caso perché si sono concluse transazioni prima del processo o perché è scattata la prescrizione, ma in molti altri perché i sacerdoti erano innocenti. Racconta Introvigne, sono stato testimone in Italia di un caso drammatico: quello di don Giorgio Govoni di Modena, per la cui difesa avevo lavorato come consulente tecnico, morto d'infarto dopo che nella sua requisitoria il pubblico ministero lo aveva dipinto come un orco. La Corte d'Appello prima e la Cassazione poi lo hanno definito "totalmente innocente". ( Massimo Introvigne , Preti pedofili: spazzatura contro il Papa, luglio-agosto 2007 Il Timone).
Ora il sacerdote è celebrato come un martire e vittima di calunnie. Del resto occorre chiarire che "se un sacerdote di trent'anni scappa con un diciassettenne tradisce certo il suo sacerdozio, ma non è un pedofilo. I veri e propri preti pedofili accusati, secondo lo studio del John Jay College, in cinquant'anni sono stati ottocento, i condannati una quarantina[…]Parlare di migliaia di casi è però solo cattivo giornalismo.
Infatti una parte dello studio del John Jay College di solito viene ignorata: l'81 % dei sacerdoti accusati di rapporti con minori sono omosessuali. Con questo non si vuole sostenere che tutti i sacerdoti omosessuali sono pedofili , ma che il problema dei sacerdoti pedofili non è il celibato , anche perché ci sono percentuali simili o più alte di pedofili fra i pastori anglicani o i maestri delle scuole statali, che di norma non sono celibi.
Fa riflettere molto la reazione che hanno avuto i mass media e in particolare la BBC di fronte alla raccomandazione che ha fatto Benedetto XVI ai vescovi di usare maggiore cautela prima di ordinare come sacerdoti seminaristi che manifestano un orientamento omosessuale . Gli stessi che invocano misure durissime contro il rischio pedofilia ora hanno accusato il Papa di essere 'omofobo'.
S. Teresa di Riva, 2 gennaio 2008
Domenico Bonvegna
bonvegnadomenico[chiocciola]tiscali.it